Descrizione:
Dire Pasticceria a Napoli e pronunciare il nome di Scaturchio è un tutt’uno. Un legame tra tradizione e continua innovazione che va avanti da più di un secolo. La storia comincia all’inizio del ‘900, quando la pasticcera napoletana usciva dalla mirabile rete di conventi, che producevano dolci di millenaria tradizione. Anche due fratelli Scaturchio, all’inizio del secolo, avevano aperto una pasticceria nella centralissima via Toledo. Portavano dalla Calabria la tradizione della pasta di mandorla e, più tardi, aprirono anche una fabbrica di cioccolato, che da almeno tre secoli aveva incontrato il favore dei napoletani. La grande guerra, interruppe molte speranze e Giovanni, il più giovane degli Scaturchio, partì per il fronte. Al ritorno aprì la Pasticceria di Piazza San Domenico Maggiore. Ai dolci della tradizione napoletana, si aggiungeranno gli Strudel, le Sacher. Giovanni perfezionerà la Brioche del Danubio, nella versione salata e dolce, che da allora diventa protagonista delle feste dei napoletani, con tutte quelle cupoline da staccare a mano dalla torta principale. In quegli anni un nuovo dolce della Ditta Scaturchio entra nella tradizione della pasticceria napoletana: il Ministeriale, col suo segreto di conservazione che ancora si difende gelosamente. Sempre negli anni ‘30, arriva a Napoli dalla Calabria Francesco Cannatiello, cugino della moglie di Giovanni; tra i due nasce un amore che sfocia in un matrimonio. Dopo la guerra, Francesco, sua moglie e suo fratello Mario, prendono in mano le redini dell’impresa di famiglia. Francesco si rivela gran decoratore di torte; ancora oggi questo è un segno distintivo della ditta Scaturchio. L’invenzione del babà Vesuvio, realizzato nel 1994 per il G7 di Napoli, l’offerta a richiesta del Babà ancora caldo, rappresentano le più recenti innovazioni di Scaturchio. Ma continua anche la tradizione della pasticceria napoletana fatta, a differenza di quella di altre città, di dolci grandi e generosi, non avari di creme e, soprattutto, senza semilavorati industriali. Con questi dolci Scaturchio continua a tentare turisti e napoletani con le sue vetrine di Piazza San Domenico Maggiore e della centralissima Piazza Amedeo e tutti i suoi altri punti vendita.
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