Descrizione:
La strada che popolarmente è chiamata san Liguoro, risulta essere uno degli stenopori (dal gr.: stenosi, restringimento, e poros, passaggio) tipici dell’architettura urbanistica greca la quale caratterizza tutto il centro antico di Napoli. La via fungeva da collegamento tra le due plateiai (dal gr.: plateia piazza) la plateia maggiore (attuale via dei Tribunali) e quella inferiore (odierna Spaccanapoli). Le due principali strade dell’antica Neapolis (dal gr. “Città Nuova”), l’odierna Napoli, erano dunque congiunte perpendicolarmente proprio da questa strada, all’altezza della Basilica di San Paolo Maggiore, dove sorgeva l’agorà. Partendo da piazza San Gaetano vediamo subito a destra l’edificio settecentesco del Banco del Popolo, un tempo proprietà della Casa degli Incurabili, che possedeva anche un ulteriore palazzo attiguo di un secolo più antico. A circa metà strada, sorge la storica chiesa di San Gregorio Armeno fondata attorno al 930 sulle fondamenta dell’antico tempio di Cerere. Solo nel 1205 la chiesa viene intitolata al santo omonimo. Giunti al termine presso via San Biagio, sulla sinistra si osserva la chiesa di San Gennaro all’Olmo, gestita dalla fondazione Giambattista Vico (non a caso qui il filosofo fu battezzato). Dirimpetto, quella che si identifica tradizionalmente come la domus Ianuaria, cioè la casa di San Gennaro. Una lapide posta nel 1949 menziona questo luogo come casa natale del santo. Oggi via San Gregorio Armeno è nota in tutto il mondo come il centro espositivo delle botteghe artigianali qui ubicate che ormai tutto l’anno realizzano statuine per i presepi, sia canoniche che originali (solitamente ogni anno gli artigiani più eccentrici realizzano statuine con fattezze di personaggi di stringente attualità che magari si sono distinti in positivo o in negativo durante l’anno). Le esposizioni vere e proprie cominciano nel periodo attorno alle festività natalizie, solitamente dagli inizi di novembre al 6 gennaio. La tradizione presepiale di san Gregorio Armeno ha un’origine remota: nella strada in epoca classica esisteva un tempio dedicato a Cerere, alla quale i cittadini offrivano come ex voto delle piccole statuine di terracotta, fabbricate nelle botteghe vicine. La nascita del presepe napoletano è naturalmente molto più tarda e risale alla fine del Settecento.
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